La ricerca di Giorgio de Chirico sulla mitologia greca raggiunge un'importante fase con il soggetto di Ettore e Andromaca, di cui dipinge molte versioni diverse nel corso di quasi 40 anni. I personaggi principali dell'Iliade di Omero, sono rappresentati dall'artista come due manichini senza espressione, che però non mancano di calore emotivo. Questo calore, questo senso di umanità conferito ai protagonisti dell'opera, è quasi tangibile, come testimonia l'intreccio dei corpi immersi in un mondo metafisico.