SUGGESTIONI TRIDIMENSIONALI ALLA GALLERIA D'ARTE MAGGIORE DI BOLOGNA
Giorgio Morandi continua a suggestionare le nuove generazioni di artisti, come quando insegnava incisione nelle aule dell'Accademia di Belle Arti a Bologna. Suggestioni che oggi non partono dalla carta, dalla matrice per le acqueforti, dalla tela e dalla tavolozza di colori ma inseguono altre strade. Ad esempio la ceramica, come dimostrano Bertozzi & Casoni, all'anagrafe Giampaolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni, che da molti anni usano questo materiale per rileggere la storia dell'arte, per attualizzare le atmosfere che scaturiscono da opere antiche (soprattutto le nature morte) catapultandole in lavori tridimensionali. Lavori che riflettono la nostra epoca bulimica, iper-produttiva, che consuma senza sosta cibo, oggetti, natura.
L'incontro tra il maestro e i due avviene alla Galleria d'Arte Maggiore, in via D'Azeglio 15, con la mostra "Less is more" da vedere fino al 31 maggio. Alle pareti si dispongono alcuni dipinti di Giorgio Morandi che raffigurano "Paesaggi" e "Fiori" mentre in mezzo alla sala, si presentano alcune sculture della serie "d'après Morandi".
All'apparenza le ceramiche sono molto simili alle nature morte dipinte, con i caratteristici vasi slanciati e i delicati fiori. Ma l'intenzione di Bertozzi & Casoni non è certo essere mimetici: questo corpus di lavori è stato realizzato per una precedente esposizione al Museo Morandi, "Elogio dei fiori finti", e la chiave è proprio in questo titolo. È noto come il pittore bolognese non raffigurasse mazzi freschi di rose ma mettesse in posa sul suo tavolo sempre gli stessi fiori di seta o essiccati.
Bertozzi & Casoni riprendono proprio questo "scarto" tra realtà e finzione, tra naturale e artificiale che caratterizza anche tutta la loro produzione: analizzano i dipinti di Morandi non per come appaiono agli occhi degli osservatori ma nella modalità in cui sono stati realizzati, nella ricerca dell'essenza della forma, della luce, del colore.
Inoltre i bouquet di ceramica si animano ulteriormente grazie alla presenza di enormi insetti (altro elemento che si trova spesso nei lavori di Bertozzi & Casoni) che disturbano il senso di quiete che emanano invece i dipinti di Morandi. Sono elementi naturali e vitali in contrapposizione al concetto di "natura morta".
Il confronto si conclude in un punto di incontro: sia i dipinti del bolognese, sia le opere tridimensionali del duo, aspirano a un tempo congelato che tiene in un equilibrio sospeso la vita e la morte.