In un luogo storico di Roma, strategicamente posizionato al centro della Città Eterna in Piazza Barberini, con l'inaugurazione di Maggiore g.a.m. & Sina Bernini Bristol Open Space gli ospiti dell'albergo insieme ai visitatori della galleria avranno il privilegio di godere dell'opera La Grande Rampante di Arman (1999) una grande accumulazione di Ferrari F40 realizzate in bronzo - 120 x 130 x 50 cm. - tratta dal monumento omonimo realizzato nel 1999 da Arman davanti all'ingresso dell'autodromo "Enzo e Dino Ferrari" dove si tiene il Grand Prix di Formula 1 di San Marino. Unico monumento e unica opera d'arte autorizzata dalla Ferrari.
Maggiore g.a.m. & Sina Bernini Bristol Open Space è un nuovo punto di riferimento per la fruizione dell'arte che si pone allo stesso tempo sia come spazio espositivo della Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. nel cuore dell'ospitalità di Sina Bernini Bristol a Roma, sia come luogo aperto - Open Space per l'appunto - al dialogo attraverso eventi che mirano a sottolineare l'interdisciplinarietà dell'arte in un luogo che, per sua stessa natura, è di incontro e di scambio, poiché deputato ad accogliere i viaggiatori. Un nuovo modo di rapportarsi all'arte e una partnership tutta italiana, così come lo spirito della galleria che porta avanti con orgoglio l'arte del nostro paese a livello internazionale e del gruppo Sina Hotelsche da oltre 65 anni è un riferimento di prestigio imprescindibile per l'ospitalità di lusso nelle principali città d'arte italiane.
L'opera è un assemblage in bronzo composto da repliche scomposte e ricomposte della leggendaria Ferrari F40 che riproduce in scala ridotta il monumento Rampante posto all'ingresso dell'Autodromo Internazionale "Enzo e Dino Ferrari" di Imola. Fu commissionata ad Arman da Franco Calarota, fondatore della Galleria d'Arte Maggiore g.a.m., e dal Comune di Imola. Realizzato nel 1999 e inaugurato il 30 aprile dello stesso anno in occasione del Gran Premio di Formula 1 di San Marino, il monumento celebra la storia tutta italiana di Ferrari. Per l'occasione, la casa automobilistica di Maranello ha concesso al maestro del Nouveau Réalisme l'utilizzo dell'iconica vernice rossa sia per il monumento, che misura cinque metri di altezza, sia per le sue riproduzioni in scala - come quella che verrà esposta al Maggiore g.a.m. Sina & Bernini Bristol Open Space - e che rende l'opera l'unica ufficialmente autorizzata dalla Ferrari.
Arman non era nuovo a imprese artistiche che omaggiassero l'Italia. Grazie a uno stretto rapporto di amicizia e personale con Franco Calarota, la Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. ha curato nel 1994 una mostra personale dell'artista al MIC - Museo Internazionale della Ceramica di Faenza in cui Arman si cimenta con monumentali sculture di assemblage in ceramica, dove tra le varie opere riproduce e assembla in ceramica una FIAT 500 in ceramica, nella dimensione originale dell'auto, nell'opera Piccin gari (1994). Altre opere monumentali dell'esposizioni sono: Bielles coulées un assemblage di motori di auto riprodotti in ceramica, Omaggio alla mamma costituita da antiche macchine da cucire, un omaggio all'Italia in Quatre étages de conversation, la rivisitazione in ceramica delle famosi Veneri in Sex- Appeal e Rondelles de belle. Maggiore g.a.m. ha collaborato con i prestiti di opere a molte delle mostre personali realizzate sull'arte di Arman, tra cui si ricorda l'ultima in ordine temporale a Palazzo Cipolla di Roma, Fondazione Terzo Pilastro, a cura di Germano Celant (2017) che ha curato anche la realizzazione di una monografia sull'opera di Arman.
Il progetto Open Space di Maggiore g.a.m. & Sina Bernini Bristol prevede una formula nuova di fruizione dell'arte con un luogo aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 in una sede, come la hall di un albergo di lusso che per sua stessa natura è di accoglienza dei visitatori che potranno così godere dell'opera e contattare la galleria tramite il sito internet 24 ore su 24.
«Lui giocava, e si divertiva, ma al tempo stesso sornionamente s'interrogava sul nostro mondo quale immensa sfilata di oggetti che, non avendo ancora noi trovato le caselle dove porli in armonioso rapporto reciproco, non ci resta che mettere appunto insieme, come nell'attesa - non di rado angosciata - di scoprire il segreto di una forma nascosta, di una regola aurea di cui si prova la nostalgia». Da Umberto Eco, L'arman e l'elenco, L'Espresso, 19 Novembre 2005
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