La Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. propone per la prima volta una mostra personale di Sissi, giovane artista che ha già attirato su di sé e sul suo originalissimo lavoro l'attenzione internazionale.Nata a Bologna nel 1977, oggi l'artista vive e lavora tra l'Italia e Londra portando avanti una ricerca intima e interiore, capace però di straordinarie aperture e di farsi universale toccando corde emozionali condivise. La mostra, a cura di Maura Pozzati, è basata su una grande installazione, un paesaggio di germinazione ossee che comprende opere inedite in ceramica, create appositamente per quest'occasione, ma derivate dall'ultimo lavoro di performance di Sissi: "L'Imbandita", presentata a Bologna durante l'ultima edizione di Artefiera a Bologna.
Al centro del lavoro di Sissi, nome d'arte dell'artista Daniela Olivieri, c'è da sempre una ricerca - quasi scientifica per cura e meticolosità e poetica per interpretazione - sul tema del corpo, intesa sia come superficie su cui sperimentare durante le sue celebri performance, sia come interiorità da indagare negli aspetti identitari. Prendendo a prestito gli strumenti di discipline come l’archeologia e l’anatomia, nella sua opera l'artista approda ad una dimensione immaginifica, che indaga il difficile e precario equilibrio dell’individuo nella realtà che lo circonda, così come nel proprio universo interiore. Il continuum della sua opera si sviluppa attraverso diversi mezzi espressivi che includono la performance, l'installazione, la fotografia, il disegno, la pittura e il libro d’artista, ma anche le tecniche della tradizione artigianale italiana. Linguaggi artistici eterogenei basati su una manualità che diventa quasi una dimensione introspettiva del fare, ma universalmente leggibili sul piano emozionale. Al confine tra una dimostrazione scientifica e una visione poetica, la predilizione per le tecniche manuali, per gli aspetti tattili e concreti, realizzati in prima persona da Sissi, distinguono l'artista da quelle tendenze che delegano la realizzazione pratica a favore del valore principe dell'idea e dall'utilizzo di mezzi "freddi" di provenienza tecnologica, creando un linguaggio personale ed ancestrale. Dopo aver indagato diversi aspetti della tradizione artigianale italiana, l'artista prende ora possesso di un altro materiale tipico: la ceramica. Sissi riprende i resti ossei del banchetto della sua ultima performance "L'imbandita" - tenutasi a Bologna, presso l'oratorio di San Filippo Neri - per riportarli a nuova vita in un'installazione inedita. La sala principale della galleria diventa quindi il punto di vista privilegiato su un vasto paesaggio di germinazioni ossee, creato attraverso un gruppo di opere realizzate per l'occasione nella storica Bottega Gatti di Faenza.