"Not So Private"
LA GALLERIA D'ARTE MAGGIORE - G.A.M. A VILLA DELLE ROSE
1978 - 2008. 5 PAGINE DELLA NOSTRA STORIA
31 ottobre - 30 novembre 2008
La rassegna "Not so private", promossa dall'Istituzione Galleria d'Arte Modernain collaborazione con l'Associazione Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea - ASCOMBologna, dedica il suo sesto appuntamento a due delle gallerie storiche bolognesi più rinomate a livello nazionale e non solo. La Galleria d'Arte Maggioree la Galleria Studio G7 hanno contribuito in maniera fondamentale fin dalla loro fondazione allo sviluppo, alla divulgazione e alla promozione dell'arte nel nostro Paese. Nella cornice di Villa delle Rosea partire dalle ore 18 divenerdì 31 ottobre, una selezione di opere realizzate da alcuni degli artisti più rappresentativi della loro attività presenterà al pubblico la loro professione di promotori di cultura.
La Galleria d'Arte Maggiore si è contraddistinta fin dal 1978, anno della sua fondazione, per la volontà di Franco e Roberta Calarota di andare oltre alle logiche di mercato per diffondere la cultura e l'amore per l'arte di qualità su un doppio binario: da un lato puntando sulla trasmissione dei valori storici e culturali del XX secolo - dal cubismo di Picasso e Braque alla metafisica di De Chirico, dagli artisti del nostro futurismo (Balla, Severini, ecc.) alla poetica dell'oggetto di Giorgio Morandi - e dall'altro per il forte interesse per quegli artisti contemporanei di valore già affermati a livello internazionale. La mostra "1978 - 2008. 5 pagine della nostra storia", che fa parte della rassegna "Not so private", a Villa delle Rose documenta una piccola parte dell'aspetto più attuale e multiforme della loro attività che li vede da tempo presenti sulla scena culturale non solo come galleria d'arte, ma anche come sede degli archivi generali per la realizzazione dei cataloghi ragionati di Mattia Moreni e di Leoncillo (il primo presente in questa rassegna) e come ente promotore di mostre pubbliche per istituzioni e musei nazionali ad internazionali. Da quest'ultimo punto di vista è proprio del 2008 la mostra itinerante dedicata a Moreni che Franco e Roberta Calarota hanno organizzato in tre sedi museali tra cui la Kunsthaus ad Amburgo. Un lavoro svolto con passione che spesso li ha spinti a stringere profondi legami personali e professionali con gli artisti, come nel caso di Antoni Clavé- il maestro catalano, francese di adozione - tra gli artisti selezionati per partecipare a questa rassegna. Un'amicizia che svela un'altra tappa del loro percorso professionale e la nascita delle collaborazioni per la realizzazione di mostre pubbliche in sedi istituzionali in Italia per far conoscere artisti internazionali (Arman, Henry Moore, ecc.) e all'estero (Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Parlamento Europeo di Strasburgo, ecc.) per diffondere viceversa la nostra arte. Appare quindi chiaro come uno degli scopi della Maggiore sia quello di uscire dalle logiche commerciali per instaurare con il pubblico e i collezionisti un vero scambio culturale. E proprio perché anche l'arte italiana, spesso sottovalutata, è ricca di artisti di rilievo, in una rassegna tutta bolognese non poteva di certo mancare l'opera d'avanguardia di Mario Nanni, così come i lavori quasi monocromi di Toti Scialoja,esposti come felice omaggio a quella Scuola Romana che si apre all'espressionismo e alle tendenze dell'arte americana e francese di quel periodo, e la pittura-scultura dalle linee pulite di Nino Longobardi.