Hsiao Chin nasce a Shanghai nel 1935.
Dopo essersi trasferito a Taiwan, nel 1951 si iscrive alla facoltà di Belle Arti della Scuola Superiore Provinciale di Taipei. Diplomatosi con successo, il 31 dicembre 1955 costituisce assieme ai suoi colleghi il primo gruppo astratto in Cina, il Ton Fan, conosciuto come "Gli otto grandi fuorilegge", in netto contrasto con il governo il quale si opponeva a tutte le forme di avanguardia. Nel 1956 si trasferisce a Barcellona, dove diventa amico e collaboratore di Tàpies, Cuixart, Saura. Alla fine degli anni '50 Hsiao Chin crea la Pintura A-O e la Pintura Q nella quale trova una sua evoluzione dall'astrattismo geometrico reinterpretando i movimenti artistici astratti del primo Novecento. Dedicatosi all'arte astratta, inizia a realizzare numerosi quadri e dipinti. Dall'unione dei nomi dei suoi genitori nasce una sigla frequentemente usata dal maestro per firmare le sue opere, Yu-lan. La prima personale è al Museo Municipal de Maturò, che avrà numerose repliche, ma il suo principale interesse è mantenere contatti e scambi culturali tra l'Europa e Taiwan. Nel 1959 si traferisce a Milano e alla XXX Biennale di Venezia conosce Franz Kline e Gordon Washburn, direttore dell'International Exhibition di Pittsburg, che lo porterà negli Stati Uniti nel 1967. Negli anni '60 fonda alcuni movimenti in Europa come ad esempio Movimento Punto, Surya Movement, Movimento Shaki. Nel 1962 si sposa e dopo una serie di esposizioni europee si trasferisce con la moglie a New York. Dopo numerose mostre e una profonda conoscenza con Mark Rothko e Willem de Kooning si separa dalla moglie e torna a Milano dove insegna Teoria Visiva all'Istituto Europeo del design. Nel 1980 torna per la prima volta in Cina dopo trent'anni di assenza forzata. Tornato quindi in Italia tiene corsi all'Accademia di Belle Arti di Urbino, di Brera e di Torino continuando incessantemente un percorso espositivo internazionale. Dopo la tragica perdita della sua unica figlia, Hsiao Chin dedica la sua attenzione al concetto di rinascita e nelle sue opere esprime riflessioni derivanti dalle filosofie taoiste.
Negli ultimi anni ha continuato a lavorare incessantemente sempre fedele al suo intento di arte come comunicazione e riscoperta di energie preesistenti, trasmettendo i suoi messaggi in una continua serie di splendide esposizioni come la mostra antologica tenutasi nell'inverno del 2009 a Milano e la grande mostra del 2001 all'Acadèmie Royale des Beaux-Arts e al Musèe d'Art Moderne et d'Art Contemporain di Liegi. Supportato da video interviste, il maestro Hsiao Chin ha potuto non solo mostrare la sua coltissima evoluzione tecnica, ma anche spiegare e diffondere l'ideologia che è sempre rimasta inalterata nella sua ampia visione di un'arte che trae le sue origini nella forza interiore del suo stesso creatore.
Vive e lavora a Milano.