Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo, 1940 - Spoltore, 2019) è un pittore e scultore italiano attualmente fra i più famosi e meglio quotati. Riconducibile alla corrente Minimal, la sua ricerca si incentra dalla fine degli anni Sessanta sull'essenzialità del monocromo - applicato su sculture di legno, marmo o metallo - che vuole riconfigurare la luce e il colore dell'ambiente in cui è inserito. Il pigmento viene applicato sull'intera superficie dell'opera, per poi essere sottilmente manipolato dall'artista in un movimento leggero, che spezza la monotonia del colore puro e si pone in relazione con la luce dello spazio in cui l'opera viene inserita. Nel 1996 partecipa a un progetto di Public Art nel reinterpretare gli spazi dell'obitorio presso l'ospedale Raymond Poincaré di Garches, alle porte di Parigi (Salle des Départs, 1996): le cinque stanze vengono ridipinte di un azzurro tenue e gli oggetti al suo interno, in marmo nero e bianco, vengono disposti su linee leggermente bombate e non ortogonali che contraddicono la massima semplicità delle forme proposta; il risultato è un ambiente di limpida serenità che riesce nel difficilissimo intento di "umanizzare" il luogo.
Spalletti partecipa ad importanti esposizioni internazionali come Documenta a Kassel e la Quadriennale di Roma; vince il primo premio per la pittura alla Biennale di Venezia del 1948 e rappresenta l'Italia nell'edizione del 1997.
Tra le più importanti personali si ricordano quelle ospitate presso il MoMA (2000) e il Guggenheim (1993) di New York, il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris (1991), la Henry Moore Foundation (2005) la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (2010). La maggiore retrospettiva dell'artista , "Un giorno così bianco, così bianco" è stata concepita e ospitata nel 2014 contemporaneamente nelle sedi della GAM di Torino, del MAXXI di Roma e del MADRE di Napoli. Nello stesso anno, la storica sede della Galleria d'Arte Maggiore G.A.M. di Bologna ha dedicato all'artista una mostra dal titolo Dialogo di Luce. Giorgio Morandi & Ettore Spalletti (Silvana Editoriale, 2014): l'allestimento è stato curato dallo stesso Ettore Spalletti, dando vita più ad un'installazione che una semplice esposizione.