«Ho scelto il Tableau Vivant per differenziarmi, per non proporre nell'arte una dimensione eccessivamente performativa. L'immagine statica mi dà la possibilità di isolamento, ma anche di essere come in bilico sul tempo infinito».

 

Da un intervista di Federico De Melis in Alias, pagg. 4-5, Il manifesto, 2003 in L. Meloni, Arte guarda arte. Pratiche della citazione nell'arte contemporanea, pagg. 74-75, Postmedia Books, 2013