«Per Burri dobbiamo parlare di un trompe-l'œil al contrario, perché non è più la pittura a simulare la realtà, ma la realtà a simulare la pittura»
Giulio Carlo Argan in Alberto Burri, XXX Biennale internazionale d'arte di Venezia, stamperia di Venezia 1960. Ripreso in Salvezza e caduta dell'arte moderna, ed. Il Saggiatore, Milano 1964, pp. 259-263