Giacomo Balla (Torino, 1871 - Roma, 1958) è considerato uno dei più importanti artisti italiani e uno dei pochi a essersi occupati di arte a tutto tondo. Immune alla nostalgia di epoche passate, realizza di tutto: dai mobili ai cappelli per signore, sconfinando anche nei settori dell'architettura, del design e della moda femminile, come nel caso degli abiti di design con elementi plastici mobili (1915), creati su ispirazione delle soluzioni adottate dall'avanguardista russo Mikhail Larionov nelle sue collaborazioni ai Ballets Russes di Sergei Diaghilev. Caratteristica centrale della sua arte è un'operazione di ristrutturazione della realtà, attraverso una serie di dinamismi colti nella loro dimensione temporale: un fluire di colore, luci e forme a cui fa da sfondo un atteggiamento scientifico-positivistico verso le potenzialità dell'arte nel suo complesso.
Aste - Il dipinto Automobile in corsa (1913) è stato battuto all'asta da Sotheby's New York nel 2013 per $ 11,477,000.
Collezioni - Le sue opere fanno parte di numerose collezioni in Italia, tra cui: la Galleria d'Arte Moderna di Torino, il MART di Trento e Rovereto, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia; mentre all'estero si ricorda: Art Institute of Chicago, Fine Arts Museum of San Francisco, Museum of Modern Art (MoMa) di New York, Museum of Fine Arts di Boston. Tra le mostre si ricordano il Salon D'Autoumne di Parigi (1909), Der Sturm di Berlino (1913), The Museum of Modern Art (MoMa, 1949), Tate Gallery di Londra (1980), Museum of Art di Philadelphia (1980).
La Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. tratta opere di Balla e ha collaborato alla mostra Italian Futurism, 1909-1944: reconstructing the Universe al Solom R. Guggenheim di New York (2014) e all'espozione Arti in Italia 1918-1943 alla Fondazione Prada di Milano (2018), curata da Germano Celant.